Francesco Bacone


Francesco Bacone:


Vita e opere:
Francis Bacon, più noto come Francesco Bacone, nasce nel 1561 a Londra,
Nel corso di tutta la sua vita politica, Bacone fa corrispondere alle attività pubbliche un impegno costante e coerente per l’affermazione del metodo sperimentale e il rinnovamento profondo delle scienze e dell’intero sistema del sapere del suo tempo, riallacciandosi alla tradizione del Rinascimento e criticando il metodo sillogistico-deduttivo della filosofia aristotelica. La maggior parte delle sue opere è raccolta nell’Instauratio Magna, che comprende: Il progresso della conoscenza (1605); il Novum Organum (1620), la sua opera più celebre; l’Historia naturalis et experimentalis (1622); i Saggi (1625); il Silva silvarum (postumo, 1627), comprendente l’operetta La nuova Atlantide.
Il rilievo di Bacone per la “rivoluzione scientifica” (che avrà tra i suoi protagonisti Galileo Galilei e poi Cartesio e per lo sviluppo della corrente dell’Illuminismo nel corso del Settecento è davvero notevolissimo.

Il Novum Organum e il metodo scientifico:
Nel Novum Organum, Bacone tenta di sostituire il sapere deduttivo della logica classica con una nuova logica, strettamente dipendente dalle nuove scoperte tecnico-scientifiche e incentrata sul metodo induttivo e sperimentale, fondato sulla scelta, la valutazione e lo studio dei casi particolari, da cui partire per ricostruire per gradi le leggi generali. Una rivoluzione quindi, rispetto alla vecchia logica, che partendo dall’universale recuperava da esso i criteri del giudizio particolare. L’esperienza sensibile, che costituisce la base imprescindibile di ogni reale conoscenza del mondo, deve essere allora guidata da un atteggiamento metodologico, che Bacone si preoccupa di definire nel Novum Organum.
Il lavoro di Bacone nel Novum Organum si sviluppa allora in due grandi momenti: una pars destruens (cioè, di critica alle idee e posizioni altrui) e una pars costruens (ovvero, di indicazione propositiva della strada da seguire). La pars destruens segnala le principali fonti di errore, e suggerisce la via per eliminarle. 

Queste si suddividono in:
- Idola tribus (idoli della tribù): ossia gli sbagli tipici di tutto il genere umano, causati dalla limitatezza dell’uomo, dalla sua continua ricerca di regolarità e uniformità dei fenomeni naturali, dall'inadeguatezza dei sensi e dalla nostra inclinazione a formulare giudizi senza prima sottoporli a verifiche sperimentali (ossia fare “anticipazioni”).
- Idola specus (idoli della caverna): sono gli errori che dipendono dalla situazione individuale di ogni uomo, quindi dai casi accidentali della vita, dall’educazione, dalle abitudini di ciascuno di noi. Ciascuno è così trattenuto in false verità, privato della libertà e succube di inganni: la verità insita nelle cose risulta deformata.
- Idola fori (idoli del foro): derivano soprattutto dal linguaggio e dal suo uso nella vita di relazione tra gli uomini. Si creano parole vuote per cose inesistenti (ad esempio si è soliti indicare con il termine "essenza" qualcosa che non corrisponde a un ente materiale) mentre in altri casi non si dispone di termini specifici per indicare ciò che realmente esiste.
- Idola theatri (idoli del teatro): sono gli errori derivanti dalle false filosofie e dalle dimostrazioni errate. Le dimostrazioni risultano errate poiché hanno la pretesa di passare di colpo da ristretti particolari sensibili a principi generali. Bacone collega in particolar modo gli idola theatri all’ossequio per la tradizione e all’incapacità a ragionare in autonomia ed originalità.

Nella pars costruens del Novum Organum, invece, viene spiegato come l'induzione presupponga la raccolta e la descrizione dei fatti, che, per essere interpretati correttamente, devono presentarsi ben strutturati e catalogati al nostro intelletto razionale. A tale scopo, Bacone elabora il metodo delle tavole, che è funzionale a catalogare e suddividere le istanze come segue:
- Tabulae praesentia (tavole di presenza): raccolgono i casi in cui il fenomeno che si sta studiandp si verifica, raccogliendo tutti i dati fondamentali in cui esso ricorre.
- Tabulae absentia (tavole di assenza); raccolgono i casi in cui, pur in presenza di condizioni simili per contiguità o affinità a quelle in cui il fenomeno si era verificato, questo stesso è assente.
- Tabulae graduum (tavole dei gradi): raccolgono i casi relativi alle variazioni decrescenti dell’intesità del fenomeno.


La Nuova Atlantide:
Operetta scritta nel 1626 (rimasta incompiuta e pubblicata postuma l'anno seguente), la Nuova Atlantide è un’utopia di stampo scientifico-tecnologico. In essa Bacone insiste sulla necessità di un'organizzazione di ricerca tra sapienti ed esprime fiducia nel progresso che potrebbero nascere da un’attività di questo genere. L’autore tratteggia così il disegno di una società del futuro amministrata e governata grazie al padroneggiamento della scienza da parte dell’umanità
La narrazione segue la storia di un viaggiatore immaginario che riferisce ciò che gli è accaduto quando la sua nave è naufragata nei pressi dell’isola di Bensalem, durante un viaggio verso la Cina e il Giappone. Questa terra antichissima, un tempo ricca e florida di commerci, è rimasta isolata a seguito di un’inondazione e, da allora, i superstiti hanno evitato i contatti con gli stranieri. Nella città è stata istituita “La Casa di Salomone”, un collegio di scienziati che ha per fine la conoscenza delle cause e dei segreti moti delle cose, allo scopo di allargare i confini del potere umano e la realizzazione di ogni possibile obiettivo. Gli scienziati hanno a disposizione caverne, torri, laghi, parchi, laboratori, fabbriche di birra, forni, gabinetti ottici, dispensari di medicine, nonché dispositivi meccanici per creare stoffa sintetica e camere in cui fare esperienze relative alla luce.
Questi studiosi sono divisi in gruppi: vi sono i mercanti di luce, i quali ricercano libri in ogni parte del mondo; i predoni, che recuperano nuovi esperimenti dai libri; gli uomini del mistero, che raccolgono gli esperimenti delle arti meccaniche, delle arti liberali e anche di quelle pratiche che ancora non sono pervenute al piano delle arti; i pionieri o minatori, che, invece, tentano i nuovi esperimenti; i classificatori, i quali preparano indici e tavole degli esperimenti; i benefattori, che si occupano di esaminare i precedenti esperimenti per ricavare conseguenze conoscitive o operative; le fiaccole, che si occupano di progettare esperimenti più illuminanti di quelli precedenti dei colleghi; gli inoculatori, che eseguono gli esperimenti e riferiscono i risultati; infine vi sono gli interpreti della natura, che formulano osservazioni, assiomi e aforismi.

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