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Visualizzazione dei post da 2018

Cartesio

Cartesio: René Descartes  nasce a La Haye en Touraine il 31 marzo 1596, da una famiglia della piccola nobiltà del luogo. Perduta la madre a solo un anno ed essendo il padre spesso assente, René cresce con la nonna materna e una nutrice, ricevendo la prima istruzione da un precettore privato. Un primo passo importante nella vita di quello che sarà il principale esponente del razionalismo secentesco è l’ingresso, attorno al 1605, al prestigioso collegio gesuitico di La Flèche , dove prevale l’orientamento della Scolastica . Gli studi cartesiani  si completano nel 1616, a Poitiers, dove egli ottiene il titolo di bacceliere, consistente all’epoca al grado inferiore della formazione accademica  e la licenza per esercitare il diritto. Nel 1618 è in Olanda, arruolato nell’esercito protestante: importante è però l’incontro, a Breda, con il matematico Isaak Beckmann, i cui interessi matematico-musicologici stimolano la curiosità intellettuale cartesiana, e ne orientano in ma

Giordano Bruno

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 Giordano Bruno Giordano Bruno è stato un filosofo italiano. Entrato sui diciotto anni nell’ordine domenicano, ne usci nel 1576 perché sospettato di eresia , cominciò così una vita errabonda attraverso l'Europa che continuò fino alla morte. Al centro della riflessione bruniana vi è la nozione di infinito . A livello cosmologico, Bruno critica il geocentrismo e nega le teorie aristoteliche di un cosmo composto da sfere cristalline concentriche, come si legge nella Cena de le Ceneri. Tuttavia non accetta completamente nemmeno la teoria eliocentrica copernicana: l’universo infatti, secondo Bruno, è infinito , disordinato – e dunque non kosmos , regolato da leggi, bensì physis – e costituito da infiniti mondi e infiniti sistemi solari, simili a quello in cui noi viviamo. Di qui ne deriva che il nostro pianeta è solo uno tra gli infiniti presenti, e che non è al centro dell’universo , il quale, essendo anch’esso infinito, non ha né centro, né periferia. Viene così delin

Galileo

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La Rivoluzione Scientifica e Illuminismo Riassunto Per rivoluzione s'intende uno o più avvenimenti che hanno come scopo quello di apportare un cambiamento totale e duraturo per dare una svolta al passato. Quando sentiamo nominare la parola 'rivoluzione' ci vengono in mente eventi storici di grande importanza coma la Rivoluzione Francese; però è anche utilizzato anche per l'avvento di nuove idee o conoscenze, di grande rilievo per la storia del sapere umano. La rivoluzione del progresso prende il nome di rivoluzione scientifica ed indica una serie di scoperte e un cambiamento della mentalità verso gli studi e le ricerche a partire dal Seicento grazie all'opera di numerosi studiosi tra i quali  spiccano l'italiano Galileo Galilei e l'inglese Isaac Newton . Galileo e il metodo sperimentale Nella Firenze dei Medici, che già viveva nel suo periodo di grande fama data la presenza di artisti e studiosi si

Francesco Bacone

Francesco Bacone: Vita e opere: Francis Bacon , più noto come Francesco Bacone, nasce nel 1561 a Londra, Nel corso di tutta la sua vita politica, Bacone fa corrispondere alle attività pubbliche un impegno costante e coerente per l’affermazione del metodo sperimentale e il rinnovamento profondo delle scienze e dell’intero sistema del sapere del suo tempo, riallacciandosi alla tradizione del Rinascimento e criticando il metodo sillogistico-deduttivo della filosofia aristotelica. La maggior parte delle sue opere è raccolta nell’ Instauratio Magna , che comprende: Il progresso della conoscenza ( 1605); il Novum Organum (1620), la sua opera più celebre; l’ Historia naturalis et experimentalis (1622); i Saggi (1625); il Silva silvarum (postumo, 1627), comprendente l’operetta La nuova Atlantide . Il rilievo di Bacone per la “rivoluzione scientifica” (che avrà tra i suoi protagonisti Galileo Galilei e poi Cartesio e per lo sviluppo della corrente dell’Illuminismo nel corso

Telesio

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Telesio   La natura secondo i suoi principi Nel 1586 aveva pubblicato l’edizione completa della sua opera più importante De rerum natura iuxta propria principia . La sua concezione del mondo è apertamente anti-aristotelica poiché afferma che i concetti come quelli di atto, potenza e forma sono un puro prodotto della mente umana e non si ritrovano nella natura stessa. Egli afferma che la natura va intesa come juxta propria principia , secondo regole e principi ad essa intrinseci. La natura si regge su se stessa non su principi ad essa estranei. L’ordine della natura è interno alla natura stessa: è Dio ad averlo stabilito, determinando le regole costanti dell’accadere degli eventi. Dio opera nell’universo non come causa immediata di ogni evento ma attraverso le cause naturali che egli stesso ha creato. Ogni essere “sente” Egli affermava l’esistenza di tre principi costitutivi della natura: due forze reagenti il caldo e il freddo, e una massa corporea su cui agiscono.

Tommaso Campanella

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Tommaso Campanella La vita in breve : Nasce nel 1568 a Stilo, in Calabria. Entra in un convento domenicano ma respinge le dottrine aristoteliche. Nel 1588 scrive Philosophia sensibus demonstrata . Lasciato il convento a causa delle teorie professate viene sospettato di eresia, torturato, processato e infine liberato. Si sposta tra Napoli, Roma, Firenze e Padova e per difendersi dalle accuse scrive un De monarchia Christianorum  e un De regimine ecclesiae . Per salvarsi dalla pena capitale Campanella si finge pazzo. Successivamente scrive La monarchia di Spagna . Muore nel 1639. Potenza, Sapienza e Amore Per Campanella la natura va conosciuta attraverso i suoi intrinseci principi regolatori. Per lui la natura è caratterizzata dall’universale animazione. L’affinità fra l’uomo e la natura, valorizza la magia, cioè la possibilità per l’uomo di intervenire con efficacia sui processi naturali. La natura appare come una divina Monotriade, cioè articolata in tre dimensioni

Che cos'é la realtà?

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Che cos'è la realtà? La scienza dimostra che l'universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Non è necessario appellarsi a un Dio per spiegare come avviene il processo.  Si tratta di teorie sovrapposte per avvicinarsi a risposte come "perché esistiamo?", "perché queste leggi e non altre?" e "sono giustificate delle eccezioni come miracoli?". La realtà, la domanda "che cos'è la realtà?" è necessariamente una domanda retorica,se qualcuno sapesse definire completamente e definitivamente il concetto di realtà si potrebbe, ad esempio, derivarne un qualche criterio che impedirebbe a chiunque di mentire durante un processo in un'aula giudiziaria.  La realtà forse non è altro che una prospettiva , un implicazione spazio-temporale. Ma la realtà è anche una interpretazione  del senso che diamo alle cose grazie alla nostra intelligenza.  E la nostra intelligenza di esseri umani che ci permette di differenziar