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Visualizzazione dei post da 2019

La filosofia di Kant

Kant e il problema della conoscenza nella critica della ragion pura: Nella Critica della ragion pura, Kant afferma che occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza al fine di appurare quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se é possibile una metafisica come scienza. A questo scopo si analizzano le proposizioni della scienza ovvero i giudizi. I giudizi si distinguono in tre tipologie: Analitici: in essi il predicato esplicita solo il contenuto del soggetto, possiedono universalità e necessità ma non accrescono il sapere. Sintetici a posteriori: In essi il predicato aggiunge novità al soggetto, accrescono il sapere ma sono particolari e contingenti. Sintetici a priori: acrescono il sapere (essendo sintetici) e sono dotati di universalità e necessità (essendo a priori). I giudizi sintetici a priori possono essere distinti per l'aspetto materiale e per l'aspetto formale. L'aspetto materiale: sono le impressioni sensibili che il

La filosofia di Hume

Hume e gli esiti scettici dell'empirismo: Egli sostiene che alla base della conoscenza vi sono le percezioni, che si distinguono in impressione, ovvero percezioni immediate e vivide e in idee, cioè immagini allaguidite delle impressioni. Secondo Hume la memoria e l'immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee, ma tuttavia la mente non é talmente libera perché procede secondo un principio: quello di associazione, il quale opera in base a tre criteri: somiglianza, contiguità e casualità. Inoltre le idee più complesse garantiscono una coscienza certa solo quando derivando da pure relazioni tra le ideee; una conoscenza probabile quando invece deriva da una relazione tra dati di fatto, le quali implicano il principio di casualità che deriva dalla tendenza soggettiva a cogliere una connessione necessaria tra due eventi successivi e contigui. Secondo Hume si ha la fiducia nella regolarità dei fenomeni attraverso l'abitudine, da cui deriva la cr

La filosofia di Locke

Locke: la concezione dello Stato e l'affermazione della tolleranza: John Locke afferma che lo Stato é fondato sul consenso dei cittadini, governa in modo non arbitrario e prevede la separazione dei poteri: quello legislativo e quello esecutivo. Tutto ciò a come scopo quello di evitare il dispotismo. Inoltre egli definisce lo "stato di natura" affermando che  gli uomini godono di diritti naturali: alla vita, alla libertà e alla proprietà, tuttavia manca la garanzia della legalità, ovvero che gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica il patto di unione e il patto di sottomissione. Il patto di unione: gli individui si uniscono in um a società civile. Il patto di sottomissione: i cittadini si sottomettono a una autorità che ha il compito di tutelare i diritti umani. Secondo Locke é necessario tenere distinti l'ambito politico da quello religioso; la politica ha lo scopo di emanare le leggi e farle rispettare mentre la religione ha lo scopo fi so
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Hobbes e la prospettiva materialistica: Tutta la dottrina di Hobbes é incentrata sulla convinzione secondo cui gli individui sono animati dall'egoismo e mossi ad agire in vista del proprio interesse personale, in una condizione di perenne conflitto di tutti contro tutti.  Questa convenzione deriva dalla prospettiva materialistica con cui Hobbes guarda l'uomo, considerandolo un essere interamente naturale, infatti per il filosofo, non solo le funzioni fisiologiche ma anche quelle mentali possono essere spiegate in termini esclusivamente materiali, senza ricorrere a nessuno principio spirituale o ideale. Secondo Hobbes ogni conoscenza deriva dai sensi e si sviluppa attraverso tre livelli: la sensazione, l'immaginazione e intelletto.  La sensazione é il movimento sollecitato dagli oggetti sensibili negli organi di senso che reagiscono formando un'immagine. L'immaginazione collega le immagini sensibili trattenute dalla memoria. Intelletto collega i nomi attribuit